Dei diritti e delle metro

Oggi ho visto due affettuosissimi gay mentre aspettavo la metropolitana, uno in braccio all’altro. Già mi immagino la stessa scena a Foggia, con i ragazzini a prenderli per il culo, la gente sdegnata che gira lo sguardo da un’altra parte e i vecchietti pronti a biasimare i giovani d’oggi.

Poi ci ripenso meglio, e credo che una scena del genere non sarebbe possibile nella mia città: a Foggia non c’è la metro.

Categories: Blob, Foggia | 1 Comment

Siete tutti puttane, da circo

Siamo tutti puttane: “Tu lo dici” – Mt 27,12. E io ti credo, cara Santanché.

Questa storia della condanna di Berlusconi si sta rivestendo dei contorni dell’assurdo. Qui non si sta difendendo un leader politico. Qui stiamo arrivando ad idolatrare un semidio, padre e padrone di un Paese che non pensa ad altro che a Lui, sia nel bene che nel male.

Diceva Guzzanti, imitando Rutelli, anni fa: “Il Paese non è né di destra, né di sinistra. Il Paese è di Berlusconi!”. E come dargli torto. Ci ha tenuti per le palle per vent’anni, e non venite di certo a dare la colpa a me, visto che le prime elezioni in cui ho avuto diritto di voto sono state le ultime.

Se questo è un uomo.

Vedo persone con un ruolo pubblico, come parlamentari o direttori di testate giornalistiche (giornali di merda, ma sempre giornali sono), che alienano la propria dignità per difendere l’indifendibile, ovvero chi, secondo la verità processuale, è un criminale e ha infranto la legge con reati gravissimi per chi ha ricoperto per così tanti anni la quarta carica dello Stato.

Uno Stato che in questi giorni, più che mai, dimostra di essere succube di un omuncolo e dei suoi guai giudiziari. Siamo ancora la barzelletta d’Europa e del mondo. Adesso anche il Governo delle “larghe intese” (ovvero raggiungiamo un’intesa su cosa il PdL vuole fare senza mantenere alcuna promessa elettorale) rischia di andare a gambe all’aria perché “se per caso cadesse il Berlusca, io mi sposto un po’ più la”.

Cosa dirà adesso Re Giorgio Napolitano? Farà sempre appello all’unità blablabla il senso di responsabilità blablabla.

Vorrei poter scrivere: “Elezioni subito”, ma poi lo sappiamo come va a finire. Grillo e la destra che fanno incetta di voti e noi in mano a chi andiamo a finire. Eppure sono sempre più convinto che sia la Sinistra ad essere la vera rovina di questa Italia da “terza” Repubblica (si vede che le prime due non ci hanno insegnato un cazzo). Avevano in mano l’Italia prima che entrasse in carica il Governo Monti. Si poteva andare a votare subito e spazzare via tutto il PdL nel 2011, senza il Movimento 5 Stelle, ancora troppo debole.

Niente. Immobili, fermi, protettori a vita dello “status quo ante”. Riformisti un paio di palle.

E, se proprio lo devo dire: Bersani si è fatto prendere a pesci in faccia, ma non sta governando con Alfano.

Sono ansioso di farmi due risate nello scoprire come si evolverà la questione nei prossimi giorni. Sarò seduto, davanti al monitor, gustando dei popcorn come al cinema. Non vi meritate altro da me. Non un briciolo di energia, non uno sforzo.

Merda siete, e merda resterete.

Categories: Res Publica | 3 Comments

Monaco, la Terra Promessa?

Il Giardino Inglese di Monaco, a pochi passi dalla mia nuova casa. Uno dei polmoni verdi della città, più grande del Central Park di New York. Sullo sfondo il centro città. Foto di Ludmiła Pilecka.

A fresh start.

Questo è stato per me prendere una valigia ed andare a Monaco di Baviera. Sono passati solo dodici giorni dal mio arrivo e mi è capitato un po’ di tutto. Ho trovato un tempo pessimo, pioggia vento e gelo con una sola giornata di timido sole. Ho già avuto modo di incontrare un sacco di persone, soprattutto grazie all’attiva comunità di Couchsurfing.

Sono arrivato la sera di Domenica 19 Maggio dopo un viaggio travagliato causa sciopero delle Deutsche-Bahn (ferrovie tedesche) e conseguente cancellazioni e ritardi dei miei treni. Proprio non riesco ad avere un buon rapporto con i mezzi a rotaia. Ad ogni modo, arrivato a Monaco mi sono precipitato all’ostello con una rudimentale mappa appuntata su un foglio. Lascio la roba, birra e bratwurst, tanto per entrare nell’atmosfera.

L’indomani non sapevo fosse festa in Germania e ho sprecato la mattinata a cercare di capire dove fosse l’ufficio del professore per cui dovrò lavorare alla Technische Universitaet Muenchen. La sera, invece, ho partecipato ad un meeting di couchsurfer preliminare a quello che sarebbe stato il “Minga Mog Di 2013” (Monaco ti ama, in bavarese), ovvero una tre-giorni fatta di varie simpatiche iniziative per conoscersi tra couchsurfer. Tra queste cito il tour tra alcuni famosi Biergarten, dove ci si può sedere in questi grandi giardini e gustare dell’ottima birra.

Per me questo meeting è stato cruciale perché ho conosciuto due persone che mi hanno ospitato fino a stasera una volta che i miei sei giorni in ostello sono finiti. Nutro una profonda gratitudine nei loro confronti. Mi hanno dato fiducia pur essendo in pratica uno sconosciuto, ed uno scout considera suo Onore il meritare fiducia.

Sabato poi c’è stata la finale di Champions League vinta proprio dal Bayern Monaco, ed è stata una nottata molto lunga (e molto fredda) insieme ad amici appena conosciuti ma con cui mi sono comunque divertito molto.

Nel frattempo sono impazzito a cercare una casa, o meglio, una stanza. Monaco è terribile dal punto di vista degli affitti, molto cari e difficili da trovare. Appena mi sono reso conto dei costi insostenibili, mi sono messo anche a cercare un lavoro e l’ho trovato in pochissimo tempo. Tutto si è svolto in un attimo: email, colloquio, offerta. Perfetto! Contratto a tempo indeterminato e posizione di tipo manageriale. Qualcosa di impensabile nella nostra povera Italia.

E’ anche strano pensare che abbia trovato un lavoro prima che una casa. Ma è così. Oggi pomeriggio ho anche (finalmente) stanato una stanza da affittare e quindi il cerchio si è chiuso. Da domani, 1 Giugno, mi trasferisco lì e mi sembra la data perfetta per farlo. Inizia un nuovo mese, inizia una nuova avventura. Avrò il tirocinio da un lato e il lavoro dall’altro. Entrambe le cose mi entusiasmano e non vedo l’ora di iniziare a fare sul serio.

In questi due mesi dopo la laurea ne è già passata di acqua sotto i ponti. E ancora continuerà a passarne per un bel po’, spero.

Siete tutti invitati a visitarmi, ma magari non tutti insieme altrimenti diventa difficile farvi entrare in casa! Male che vada vi piazzate con le tende nel Giardino Inglese, anche se non ve lo raccomando con questo tempo da lupi.

Il motto di questi giorni è stato: “Let’s see what happens”. Stiamo a vedere.

Categories: Personale | Leave a comment

Difficile rimanere isotopi

124

Passo dopo passo, non mi sono mai smarrito.

Tutto ciò che ti capita, nella vita, aggiunge un protone al nucleo delle tue esperienze: diventi un nuovo elemento, con proprietà diverse da ciò che eri in precedenza. E’ un processo su cui non abbiamo un vero e proprio controllo. Difficile poi che tu riesca a togliere solo uno dei tuoi protoni, scegliendolo. Puoi decidere di aspettare che arrivi il suo tempo di decadimento, se sei instabile. Oppure puoi cercare o subire una fissione, un trauma, che ti spezzi e ti costringa a ricominciare a costruire tutto da zero. Liberi una notevole quantità di energia, seconda solo alla fusione con un altro nucleo, con un’altra persona, con altre esperienze.

E così vai avanti, passo dopo passo.

Categories: Personale | Leave a comment

Guaranteed (E. Vedder) – Parafrasi in traduzione

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=Mwx3RvDWvDM]

Costretto a stare in ginocchio, come puoi essere libero?
Alzi una tazzina vuota e chiedi in silenzio
che tu possa essere accettato per quello che sei,
così da poter respirare un po’ d’aria fresca.

Le menti di alcuni vengono inghiottite come da dei vortici:
c’è chi dà ogni sera la buonanotte ad una moglie
che non avrà mai l’opportunità di conoscere realmente.
Hai in mente tante domande ma prendi lezioni
solo dalla tua anima. E’ così che deve andare…

Non avvicinarti a me, o dovrò andar via:
mi trattengono lontano i luoghi che mi attraggono.
E se mai avessi incontrato nella mia vita qualcuno
per cui sarei rimasto a casa, saresti stata tu.
E tanti ne ho incontrati, in gabbie che si sono comprati
con le loro monete scintillanti.

Ridono di me e del mio cammino, eppure
non sono mai stato come loro possono immaginare.
Sono puro di pensieri, magari un po’ seccato:
ma sono vivo. E sono libero.

Quando il vento mi accarezza i capelli, sento di poter essere ovunque.
Avevo una strada sotto i miei piedi, ma è scomparsa.
La notte rimango affascinato ad ascoltare gli alberi
cantare insieme ai miei antenati nel cielo stellato.

Troverò da solo il mio modo di essere, puoi vedermi
come una Luna in orbita: sempre in caduta libera.
Avevo ben chiare tutte le regole del gioco,
ma chi lo ha inventato non mi conosceva:
te lo assicuro.

– Spero vi sia piaciuta, fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate, oppure date un’occhiata alle altre Parafrasi se ne avete voglia. Grazie per la lettura!

Categories: Best of Chi-quadro, Personale | Tags: | Leave a comment