La Pasquetta che ho sempre sognato

Posted by on 26 Marzo 2013
dscn1525

Io e due fratelli RS, sul Cammino di Santiago nel 2011.

Ci siamo.

Una trepida attesa mi accompagna verso la più grande avventura della mia vita. Il primo Aprile partirò per iniziare il Cammino di Santiago, seguendo la tradizionale via “Francese”, partendo da Saint Jean Pied de Port. Lo affronterò da solo. Solo con i miei pensieri. Solo ma con una grande voglia di aprirsi al prossimo, di Servire, di conoscere gente, di vivere il pellegrinaggio. Ho grandi aspettative. Un mese che cercherò di trascorrere il più possibile lontano dal mondo, in contatto telefonico solo con la mia famiglia e in contatto epistolare con quanti hanno voluto condividere il loro indirizzo postale con me, in modo che possa scriver loro una volta in cammino.

Questa decisione ha radici profonde, che nascono nel 2011 quando, insieme al mio Clan, abbiamo percorso gli ultimi 100 chilometri del Cammino. Un’esperienza travolgente, condita dalla cerimonia della mia Partenza, l’ultima notte prima di arrivare a Santiago. Era anche un periodo delicato per i miei studi universitari, con un esame importantissimo a settembre che, se fallito, poteva addirittura mandare all’aria tutto. Sulla tomba di San Giacomo mi ero ripromesso di rifare il Cammino, tutto, se l’avessi passato e se fossi riuscito a laurearmi. Sono una persona che ci tiene alla parola data.

Una laurea che è arrivata il 21 Marzo, giornata indimenticabile per me, con un voto che era solo un sogno quando mi sono immatricolato. Tre anni fa pensavo: “metti caso che riesco a laurearmi in Fisica con 110 e lode, quanto sarebbe bello?”. Ora lo so, ed è dannatamente bello. Un voto che però porta con sé una grande responsabilità: adesso tutti, quando ne vengono a conoscenza, si aspettano il meglio da te. Non sono spaventato, tuttavia: sin da lupetto ho imparato a dare “del mio meglio”, e quindi “sono pronto” a questa sfida.

Prima, però, c’è il Cammino. Prima di tutto il resto, prima delle preoccupazioni, prima delle paure, prima dell’ignoto. Ho una voglia di mangiarmi quei chilometri che non potete immaginare. Voglio affrontare il Cammino in uniforme, da Rover Scout, da solo. Sono arrivato per primo a Santiago dopo aver preso la Partenza, voglio dunque riportare ancora al collo i colori del mio gruppo, il Foggia 1° FSE, voglio riportare al petto quella spilletta R-S, voglio il distintivo “Italia” dell’Eurojamboree 2003 e dell’Euromoot 2007. Voglio che la mia storia da Scout mi accompagni in questo cammino, perché, se sono qui, è solo grazie alle inestimabili esperienze che ho maturato con i miei fratelli in questi anni.

Pregate qualunque Dio vogliate per me. Ne avrò bisogno.

Inizia il racconto del mio Cammino! –>