Decreto “Salva-Italia”: davvero ci state credendo?

Posted by on 5 Dicembre 2011

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A parte gli scherzi, come questo video, c’è ben poco da esultare. Il cosiddetto decreto “Salva Italia” presentato dal premier Mario Monti no mi entusiasma affatto. Le misure principali sono state elencate su tutti i giornali: pensione a 67 anni, torna l’Ici, si alzerà l’IVA anche sui prodotti alimentari, nuove accise sui carburanti (ma l’emergenza profughi per la guerrra in Libia è finita? Possiamo togliere l’assurda accisa voluta da Maroni?) e pagamenti in contanti vietati dai mille euro in su. Ci sono buone notizie: nuova tassazione dell’1,5% sui capitali rientrati con il vergognoso scudo fiscale (anche se quell’1,5% fa ridere i polli), niente condoni in vista, un piccolo sgravio Irap e riduzione della spesa per le Province.

Costi della politica immutati, privilegi non toccati e peso della manovra ancora una volta scaricato sui ceti medio e basso. Non vengono ridotte le spese militari o i finanziamenti alle scuole private (figuriamoci se potevamo aspettarcelo da un Governo di professori della Bocconi & Co.), non vengono toccati settori come il gioco d’azzardo, in spaventoso aumento, o le scommesse, vere e proprie piaghe sociali.

Non me ne frega niente se un Ministro si mette a piangere e il Premier rinuncia al suo stipendio. E’ molto facile fare i salvatori della Patria aumentando le tasse: da questo punto di vista Monti sarebbe il testimonial perfetto dei prossimi spot “Gratta&Vinci”. Ormai siamo abituati agli specchietti per le allodole. Almeno per questo ringraziamo Berlusconi. Anche questo Governo ha rotto definitivamente il cazzo.