C’è ancora speranza nella democrazia

Posted by on 17 Maggio 2011

Nonostante tutto, c’è ancora speranza nella democrazia. Il voto amministrativo di domenica e lunedì può rappresentare davvero una svolta. Berlusconi aveva detto: “Sarà un voto politico” e che in caso di vittoria “avrebbe fermato i processi” contro di lui. Bene, di tutto si può parlare, tranne che di vittoria del centrodestra a queste elezioni.

Anche i milanesi, al di là del ballottaggio, ne hanno le palle piene di questo PdL e di questo Berlusconi. Non sono bastate le aggressioni mediatiche, le picconate al sistema democratico, la disinformazione e i vili attacchi alle spalle attraverso delle accuse infamanti e ovviamente false. Non c’è stata politica in questa campagna elettorale, e la gente se n’è accorta. E’ disposta a tutto pur di cambiare. La sinistra ha il compito di cavalcare questa tendenza. Il sindacato ha il dovere di continuare la sua azione concreta a favore dei lavoratori. Il mondo dell’Istruzione deve continuare a formare persone e cittadini critici e mai intellettualmente sottomessi. Se queste tre componenti continuano ad agire in sintonia, si può davvero pensare ad una fine del berlusconismo in tempi brevi.

Certo, Berlusconi e i suoi peones hanno ancora due anni per “governare” l’Italia, o almeno per far credere agli elettori che lo stanno facendo. Non bisogna abbassare la guardia solo perché si è vinta una battaglia. La forza economica di Berlusconi è capace di farlo risorgere dalle sue stesse ceneri in pochi mesi. Ai suoi soldi, con i quali può assicurarsi virtualmente tutto (magari anche una maggioranza in Parlamento), dobbiamo rispondere con la partecipazione e un solido criticismo. Informarsi, indignarsi, informare gli altri e fargli capire che non si può continuare così.

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