Corsa al nucleare: ecco come il Governo vuole affidare la costruzione delle nuove centrali

Posted by on 29 Marzo 2011

Spesso controllo il sito di Wikileaks e recentemente sono stati rilasciati alcuni cable a tema “nucleare”. Uno di essi, molto interessante, del 2008, parla di come l’Italia ha intenzione di tornare al nucleare. Permettetemi di riassumervelo.

Daniele Mancini, Consigliere diplomatico del Ministero allo Sviluppo Economico (occupato da Scajola all’epoca), avrebbe raccontato a fonti americane che la scelta su chi affidare la costruzione delle centrali nucleari è ancora molto incerta per un semplice motivo: Russia, Francia e Regno Unito stanno esercitando fortissime pressioni politiche ad alti livelli per avere i contratti. Ognuno tira dalla sua parte e non si sa chi avrà la meglio. In questo contesto, nel cable è suggerito al Governo Americano di non stare a guardare e di iniziare ad avere un ruolo attivo. L’affare è di decine di miliardi di dollari e nessuno vuole lasciarselo sfuggire.

Viene sottolineato anche il ruolo dell’Enel, che si è assicurata una percentuale sulla costruzione di un reattore francese e ne ha preso in gestione uno slovacco, con tecnologia russa. L’intreccio politico è molto complicato, e si cerca di mantenere l’equilibrio. Ma quando ci saranno i contratti, ci sarà poco da fare i “paraculi”. Nel cable viene spesso usata l’espressione “lobbying at high political levels” per indicare le azioni di “persuasione” da parte soprattutto di Russia e Francia.

Quello che voglio dirvi è che, come sempre, non si sceglierà la tecnologia migliore, ma quella politicamente più conveniente. C’è quasi da “ringraziare” il disastro che è avvenuto in Giappone. In Italia il nucleare è un pericolo che non voglio correre.

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