Chi-quadro si schiera per il NO al nucleare

Posted by on 22 Marzo 2011

Centrale nucleare spagnola, torri di raffreddamento

E’ molto vivo in questi giorni il dibattito sul ritorno dell’energia nucleare in Italia. Ho avuto un po’ di tempo per farmi un opinione al riguardo e voglio scriverla qui. Premetto che il disastro di Fukushima ha influito in modo minimo su quello che penso.

Sono contrario al nucleare in Italia. Sono contrario perché non mi fido. Non mi fido perché ci sono troppe collusioni tra politica e criminalità organizzata. Non è un discorso di questo o quel governo, è un discorso che riguarda tutta la nostra classe politica. Essa ha raggiunto dei livelli infimi e dunque non possiamo far gestire a questi magna-stipendi una questione delicatissima come l’energia nucleare.

Ormai è universalmente riconosciuto che questa pagliacciata serve solo a far guadagnare delle commissioni astronomiche ai soliti amici di amici. Soldi nostri ovviamente, delle nostre tasse che potrebbero essere usati in modo migliore. Ed è proprio il lato economico, oltre che politico, che non mi convince: iniziare a costruire delle centrali che funzioneranno tra vent’anni ha senso?

Secondo me no. I costi di realizzazione sono spropositati ed è impensabile illudersi di ottenere l’indipendenza energetica grazie soltanto al nucleare. Quei soldi li utilizzerei in modo diverso. Ma qui il problema diventa di nuovo politico.

Facciamo un discorso semplice: chi utilizza l’energia elettrica? Tutti. Può ognuno essere energeticamente autosufficiente di per sé, senza aver bisogno di consumare energia elettrica “comune” e utilizzando delle fonti rinnovabili? Si. Non sto pensando di piazzare una pala eolica in ogni giardino (quelle le lascio piantare nei paffuti deretani dei nostri politici), ma sfruttare i soldi del nucleare per finanziare massicci incentivi per l’energia solare.

Che sia chiaro, non sono a favore delle “piantagioni” di pannelli solari che deturpano il terreno facendogli perdere fertilità. Ma il vero vantaggio dell’energia solare sono i tetti. Ogni edificio ha un tetto, e la Terra è illuminata dal Sole. Se il ragionamento non è troppo contorto è facile pensare di dotare ogni edificio di pannelli fotovoltaici sui tetti! Mi pare un ragionamento così idiota e banale che non l’ho mai sentito fare da nessuno, eppure non mi sembra così utopico.

Quanti soldi servono per costruire una centrale nucleare? Quanti per mettere un pannello fotovoltaico? Quanto lavoro si darebbe a tante persone se un’operazione del genere fosse regolarizzata da una legge?

Mi occupo da qualche settimana di diritto ambientale e un’operazione del genere potrebbe essere imposta facilmente anche in tutta Europa. Basta una dannatissima direttiva.

Si crea occupazione, si aumenta la disponibilità di energia elettrica e di acqua calda, e si aiuta, finalmente, l’ambiente. Chi si oppone a queste idee? Lascio a voi la scelta. A me non interessa chi si oppone, ma informare. Dire agli altri che un cambiamento si può fare, che non è impossibile.

Cosa serve? Una svolta politica, e torniamo sempre allo stesso punto. E’ la politica il cancro della nostra società. Eppure senza politica non si può pensare ad uno Stato né tantomeno ad una democrazia. Il dannato cane che si morde la dannata coda.

Vi invito dunque a votare SI al referendum di Giugno, perché credo in un’alternativa pulita (fatti e non parole) al nucleare.

E voi, cosa ne pensate? Ho creato un sondaggio che trovate sulla sidebar a sinistra, ma mi piacerebbe soprattutto stimolare qualche vostro commento.

La decisione è importante, vale la pena parlarne.