Pulcher – Episodio 5: “I Cristiani non si arrendono”

Posted by on 2 Novembre 2012

Taranto è stata tolta ai Mori! Grande vittoria per il Ducato.

Diario di Fafonzo I Candelaro, Duca di Benevento

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5 Novembre 1107, Taranto

Il profilo VoltoPergamena di Humphrey d’Altavilla, Conte di Taranto e mio vassallo.

E chi non salta, è tarantino! Giulio sarebbe contentissimo di questa vittoria. Abbiamo approfittato di una ribellione dei vari “sceicchi” cristiani dell’ex-regno di Sicilia, tra cui anche Alessio in qualità di Conte consorte di Lecce. Ho detto ad Alessio di far scattare la rivolta, in modo da impadronirmi di Taranto senza andare in guerra con il sultano Zoghbadid. Il conte di Taranto, Humphrey d’Altavilla, è stato informato del piano ed in cambio della sua fedeltà ha mantenuto il titolo, giurandomi fedeltà come mio vassallo. Dal punto di vista legale, Zoghbadid non può vantare un casus belli nei miei confronti: formalmente Taranto aveva dichiarato la propria indipendenza per dare inizio alla rivolta, e io ho dichiarato guerra a Taranto in quanto rientra “de jure” nei territori del Ducato di Salerno, altro titolo creato per l’occasione.

Tutte le mosse hanno necessitato d un tempismo notevole. Alessio mi ha dato un grande aiuto, nonostante poi la guerra sia stata persa e sua moglie imprigionata. Il risultato positivo è che adesso i territori di Zoghbadid sono divisi in due, visto che Salerno e Taranto spezzano la Calabria dalla Puglia.

Quel bastardo ha cantato vittoria troppo in fretta.

Il problema adesso è la figlia di Humphrey, Matilda. La stronza ha il titolo di “Sceicca di Catanzaro” ma è anche erede alla contea di Taranto. Questo fa si che alla morte di Humphrey, la zoccola potrebbe portare fuori dal ducato Taranto, e io questo non posso permetterlo. Poi ve lo sentite voi il Papa che vi bestemmia dietro per aver lasciato una città come Taranto in mano ai musulmani. Meglio essere previdenti.

“Kill Mautild – Vol. 1” a cura di un assassino Tarantino.

Dispiace per Matilde, ma deve morire. Magari un Tarantino tra un po’ di tempo farà una sceneggiatura teatrale su questo omicidio.

La morte di suo figlio Giulio l’ha segnata nel corpo e nell’anima: non si è mai più ripresa.

6 Luglio 1110 – Lucera

Destino ladro! Non bastava Giulio e suo figlio, anche Constantine no!

La mia amata consorte è morta dopo un periodo di malattia. Ad ucciderla in realtà è stata la morte prematura di Giulio, nostro figlio. Non l’ha mai accettato e sono convinto che abbia voluto lasciare questo mondo infame allo stesso modo: provando fino in fondo il dolore della malattia.

Ci saranno sette giorni di lutto in tutto il ducato. Dopo, purtroppo, toccherà trovare una qualche donnina piena di titoli nobiliari da sposare. Non avrei mai voluto, ma è necessario per il bene della famiglia. Famiglia di cui lei, insieme a me, sarà per sempre capostipite.

Il sangue dei Candelaro e il sangue degli Altavilla.

Nel frattempo Alessio ha lasciato la contea di Lecce per tornare qui a Lucera. Ho deciso di affidare a mio figlio la Contea di Salerno, in modo tale che gli altri nobili guardino a lui non solo come il mio erede, ma come un loro pari.

26 Ottobre 1110, Benevento

Com’è passata in fretta quest’estate. Non c’è stato tempo per piangere adeguatamente la morte di mia moglie Constantine che subito la politica ha impegnato tutte le mie forze. Il Sacro Romano Impero ha dichiarato guerra a Zoghbadid e ripreso i terrtori Pugliesi. Adesso ai Mori rimane solo la Calabria.

Non è una situazione bellissima per me, adesso schiacciato tra Impero e infedeli. Credo che l’indipendenza del mio ducato sia a rischio.

Avere un figlio a 66 anni solo per permettergli di regnare insieme ai suoi fratellastri. Lunga vita al futuro duca d’Holstein.

Nel frattempo quel gran bastardo del mio cancelliere mi ha trovato una moglie perfetta: la duchessa Lykke I d’Holstein, un territorio del Regno di Danimarca. Giovane e titolare di un ducato, dunque mia pari: non potevo chiedere di meglio.

La bella notizia è che Lykke è incinta! Spero sia un maschio, così potrà ereditare il titolo di Duca d’Holstein e dunque arricchire di prestigio la mia famiglia. Inoltre, dal punto di vista politico, iniziare ad intessere rapporti con la Danimarca può essere utile in chiave anti-imperiale. In Polonia ci sono i miei figli, in Danimarca mi vedono di buon occhio… adesso l’ultimo tassello che manca è il Re di Francia. Lui è abbastanza potente da confrontarsi con l’Imperatore.

Per adesso la situazione è tranquilla, e io inizio a sentire gli acciacchi dell’età. Per tenermi in forma ho addirittura perso il vizio di bere a favore di un maggiore allenamento militare.

Quegli stronzi dei miei oppositori aspettano solo di vedermi debole. Beh, moriranno tutti prima di me, questo è sicuro.

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