Il paradosso di un fuorisede

Posted by on 21 Novembre 2011

A volte si è indecisi se dare la responsabilità di un errore all’incompetenza o alla distrazione della persona a cui è stato affidato un compito. Se, tuttavia, lo stesso errore è ripetuto più volte le probabilità di più distrazioni consecutive iniziano a scendere terribilmente, senza considerare il fatto che affidare un compito ad una persona distratta può implicare un altro errore di valutazione a livelli più alti.

Decidete insomma voi a chi dare la colpa (qualcuno sarà pur stato), fatto sta che poche settimane fa sono state pubblicate le graduatorie per l’assegnazione delle borse di studio da parte di Er-Go (l’ente responsabile del diritto allo studio superiore emiliano-romagnolo) e sia me che altre persone sono state, paradossalmente, considerate “In Sede”. Ma dai, sarà stato un errore vostro, figurati se loro sbagliano con tutte le carte che ogni anno mandiamo per presentare domanda. E invece no, cari lettori, a sbagliare è stato proprio un dipendente di Er-Go, un dipendente pubblico visto che l’Azienda Regionale è finanziata, appunto, dalla Regione Emilia-Romagna. Vi spiego perché.

Prima delle graduatorie per la borsa di studio vengono assegnati i cosiddetti “alloggi”, ovvero camere presso residenze universitarie dove per merito o per reddito si può pagare un affitto di solito inferiore rispetto al prezzo di mercato. Non è beneficenza, ma fa sempre piacere risparmiare qualche soldo. Ovviamente un alloggio non viene assegnato ad una persona che risiede nella stessa città sede dell’Università ed io sono uno di quei “fortunati” che riesce a mantenere i requisiti di merito per usufruire di questo servizio erogato da Er-Go con i soldi della Regione. Ovviamente, dunque, se si è assegnatari di posto alloggio si viene automaticamente considerati “Fuori sede”, cosa che viene specificata anche nel bando ufficiale (Art. 4 – 1.b).

State arrivando da soli alla conclusione: a me e ad altri ragazzi, tutti assegnatari di posto alloggio per l’anno accademico 2011/2012, è stata definita la condizione di studente “In Sede” nella Graduatoria Provvisoria per l’assegnazione delle borse di studio, il che comporta il dimezzamento della borsa stessa. A parte i soldi, dettaglio comunque niente affatto trascurabile, a far arrabbiare è il grossolano errore compiuto da qualcuno che percepisce uno stipendio pagato con le tasse dei cittadini. Perché c’è una sola verità, limpida e inequivocabile: qualcuno ha sbagliato.

E se volessimo considerare il dipendente “medio” della sede territoriale di Er-Go di Ferrara, che nel Settembre del 2011 ha lavorato alacremente per stilare la graduatoria, scopriremmo che (dati presi dallo stesso sito di Er-Go) il Tasso di Assenza si attesta ad un impressionante 18.88%, escludendo sabati, domeniche e festivi insieme a gravidanze, infortuni sul lavoro e disgrazie varie. Non male, devo ammettere. Sono un sostenitore del “Pubblico” rispetto al “Privato” in linea di principio, e tutte queste cose mi fanno riflettere molto. Vorrei inoltre sottolineare e far notare (soprattutto a quelle persone che si irritano facilmente) che tutto quello che sto scrivendo si basa su dati di dominio pubblico: le graduatorie, il bando e i Tassi di Assenza sono infatti tutti accessibili a chiunque. L’incongruenza dunque tra l’assegnazione di un alloggio e la condizione di “In Sede” è chiarissima e allo stesso tempo gravissima e inconfutabile. Sono ovviamente disponibile a correggere qualunque informazione io abbia fornito nel caso in cui mi sia clamorosamente sbagliato, può capitare e lo riconosco: spesso si fanno degli errori, di cui alcuni molto grossi. Basta ammetterlo, e si va avanti.

Adesso aspettiamo che qualcuno risolva la situazione, tempestivamente segnalata a chi di dovere. Peccato che ce ne accorgeremo soltanto dopo la pubblicazione della Graduatoria Definitiva. Incrociamo le dita e nel frattempo auguriamo a tutti: “Buon lavoro!”.